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Porcellini d’india orfani: come curarli?

Purtroppo può succedere che una cavia lasci i suoi piccoli troppo precocemente e toccherà a noi occuparci dei porcellini d’india rimasti orfani.

Le cavie sono piuttosto sviluppate alla nascita, iniziano quasi subito a mangiare cibo solido, per questo hanno possibilità di sopravvivenza maggiori, rispetto ad altri roditori. Si sa di cavie rimaste orfane al terzo giorno di vita, che sono sopravvissute senza aiuto. Tuttavia le possibilità di sopravvivenza sono migliori se i piccoli ricevono del latte durante i primi sette giorni.

Se è disponibile una cavia balia, è facile che essa accetti senza problemi piccoli non suoi. È in ogni caso utile tenere i piccoli con una cavia adulta, perché imparino a mangiare copiando le sue abitudini.

Il latte di cavia contiene circa il 4% di grasso, l’8% di proteine e il 3% di lattosio. Come rimpiazzo si può usare del latte vaccino o latte di capra. È opportuno somministrare tali sostanze solo per un breve periodo, perché le piccole cavie allevate con latte diverso da quello naturale, tendono a sviluppare la cataratta (una lesione agli occhi). Si deve somministrare una piccola quantità di latte (1-1,5 ml) ogni 1-2 ore; durante la notte non è necessario allattarle. Il latte si può somministrare con una siringa senza ago, ma è importante non forzarlo nella bocca della cavia, potrebbe essere inalato e causare polmonite.

Regolarmente la zona perianale va massaggiata per stimolare la minzione e la defecazione.

 

Tratto da “Le Cavie” di Marta Avanzi

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