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Classificazione e origine

Recenti studi sul DNA e RNA della cavia sembrerebbero mettere in dubbio l’appartenenza della cavia all’ordine dei roditori; non è escluso che in futuro questi animali vengano raggruppati in un nuovo ordine di mammiferi.
Allo stesso sottordine delle cavie (Istricomorfi) appartengono invece altre due specie di roditori allevati come pet: il cincillà e il degu del Cile, entrambi originari del Sud America. Hanno in comune con la cavia il fatto che i cuccioli sono precoci e nascono con gli occhi aperti e coperti di pelliccia, si distinguono dalla cavia perchè hanno la coda e sono animali molto agili.
L’origine della cavia non è del tutto chiara. diverse specie (tra cui Cavia aparea e Cavia tschudii) sono tutt’ora diffuse allo stato naturale, non è così per Cavia porcellus, del quale non si conoscono con certezza gli antenati: si ritiene che discenda da una specie di cavie selvatiche o da qualche loro ibrido.
L’addomesticamento della cavia è molto antico, secondo alcuni autori si può far risalire a 3000 anni fa.
Gli Incas la allevavano per cibarsene e sacrificarla agli dei, e in molte zone del Sud America viene tutt’ora utilizzata come alimento. Nel XVIII secolo fu importata da esploratori olandesi in Europa, dove è stata allevata soprattutto come animale da affezione e da mostre, e in seguito, come animale da laboratorio e per questo la parola “cavia” è diventata sinonimo di animale da esperimento. L’espressione “porcellino d’India” deriva probabilmente dal fatto che il corpo tozzo della cavia ricorda quello di un maialino, anche perché la cavia veniva utilizzata per l’alimentazione, mentre India si riferisce all’origine “esotica”, sudamericana, di questo animale.
Le cavie domestiche presentano una notevole varietà di mantelli e di colori, che non esistono nelle cavie selvatiche, la cui colorazione grigio-marrone (detta aguti) ha una funzione mimetica.
L’ambiente in cui si sono evolute le cavie sono gli altopiani erbosi delle Ande, in Sud America, ad altitudini che possono arrivare a 4200 metri. La vicinanza all’equatore fa sì che non vi siano rilevanti differenze stagionali nella temperatura diurna, questa si mantiene sempre moderata a causa delle altitudini elevate e il clima molto asciutto. Durante la notte la temperatura scende molto. Le cavie si sono adattate a questo clima sviluppando un corpo tozzo e compatto, ricoperto da una folta pelliccia e dotato di arti brevi, così da disperdere poco calore corporeo. La temperatura di giorno non sale di molto e quindi le cavie sono indifese dai colpi di calore, non possedendo alcun meccanismo per dissipare calore.
Per questo devono essere protette dalle temperature troppo alte

Ecco uno schema di classificazione della cavia nel mondo animale

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Craniata (Vertebrata)
Classe: Mammalia
Sottoclasse: Theira (mammiferi vivipari)
Infraclasse: Eutheria (mammiferi placentati)
Ordine: Rodentia
Sottordine: Hystricomorpha (“simili a porcospini”)
Famiglia: Caviidae (roditori sudamericani senza coda con un paio di mammelle e 4 dita negli arti anteriori e 3 in quelli posteriori)
Sottofamiglia: Caviinae (arti e orecchie corte e corpo tozzo)
Genere: Cavia
Specie: Cavia porcellus (talvolta è indicata come C. aperea porcellus)

Bibliografia:

Avanzi M., Le cavie, De Vecchi